MEIN STERN

Anno Produzione2001

TRAMA

Una relazione tra due adolescenti, Nicole e Christopher, è favorita dall’assenza dei genitori di lei: l’incontro, i primi baci, il sesso, la crisi.

RECENSIONI

Il Festival impalma quest'opera austriaca e mi invita a un "buuu" senza ritegno. I due adolescenti protagonisti della storia diventano una sorta di parodia vivente del matrimonio ma sul tema, con ben più profondità e ambiguità, si è espresso Ian Mc Ewan ne IL GIARDINO DI CEMENTO (e Birkin nel sottovalutato film tratto da quel romanzo). La regista tenta in tutti i modi di realizzare un ritratto veriterio di questo cosmo adolescenziale, con travestimento adulto, ma i siparietti in cui frammenta la storia vogliono significare a tutti i costi, chiamano il dibattito come gatti in calore. Che l'amore faccia soffrire a qualsiasi età è cosa stranota, che ci si lasci e ci si prenda è andante che conosciamo a memoria. La supponenza del tono, velata ad arte, è quanto di più fastidioso si sia visto al festival, la regia è delicata fino all'assenza totale, i dialoghi sono di sforzatissima normalità (confrontarli con quelli esemplari di FUCKING AMAL), ognuno dei 65 minuti sembra durarne tre. Non mi farò commuovere dalle lacrime di una ragazzina, sono spietato mica per caso.