BENZINA

Anno Produzione2001

TRAMA

Due ragazze omossessuali, Lenni e Stella, e il tentativo di fuga, dopo aver ucciso la madre di una, nell’arco di una notte.

RECENSIONI

Tratto dal bel romanzo di Elena Stancanelli, uscito nel 1998 per la collana Stile Libero di Einaudi e al quale rimane abbastanza fedele e, a conti fatti, diciamo per fortuna.
La corsa contro il tempo e da una realtà nemica di due ventenni che, da una stazione di benzina, la loro isola felice, tentano una fuga impossibile tra mille peripezie per liberarsi del cadavere della madre di Lenni, che li segue con la voce dall’alto, come un angelo dai modi buffi e partecipativi alla drammatica avventura.
Le scelte stilistiche di Monica Strambini si ispirano, per sua stessa ammissione, al cinema americano dei fratelli Coen, nelle due protagoniste improbabili assassine, e di Lynch, soprattutto nella fotografia ovattata e a tratti onirica che avvolge l’ambiente notturno senza via d’uscita, senza approdi, ma con una partenza che coincide all’arrivo, che non può essere più tragico, ma sancisce, nell’esplosione a là Zabrieskie Point, l’amore assoluto: "Bum! Le due pompe di benzina si scoperchiano con uno strappo. Mille frammenti, mille forme diverse, ritagliate dall’esplosione, si spargono nell’aria. Mille a testa bassa, stupidi e obbedienti come missili" e per mano, così scriveva Stancanelli (co-sceneggiatrice): "Chiudi gli occhi Stella, è tutto storto anche il cielo. Ti amo. Ti amo Lenni".
Degno il lavoro, senza azzardi ingiustificati, della giovane regista italiana, nata in California, che riesce a ricreare un’atmosfera, in cui però non eccelle l’interpretazione degli attori e non emerge un’autonomia poetica .

                       Mauro Ravarino