UNA SEMANA SOLOS

Anno Produzione2008

TRAMA

La storia di un gruppo di bambini dell’alta borghesia appartenenti ad una comunità chiusa in se stessa, lasciati da soli e affidati alle cure dell’adolescente, mentre i genitori sono in vacanza tutti insieme.

RECENSIONI

In un’osservazione che si fa reality, Celina Murga sonda il territorio di un’infanzia/adolescenza senza identità, la cui unica aura di definizione svela l’inevitabile appartenza ad un contesto privo di vita, chiuso tra le quattro mura di una noia esistenziale. L’età di transizione si tinge di televisivo e cade nel virtuale, così che vengono negate sia una possibile referenza esterna (il mondo è un altrove trascurabile) sia una delucidazione interna (la conoscenza del sé si disperde nella più desolante inazione). Una Semana solos svuota ogni percorso di formazione; ne è l’antitesi.
Interessante lo spunto pedagogico, riflesso da quell’atmosfera sognante e ovattata tipica di un universo evasivo e inconsapevolmente distaccato, ma che, qualora venga scollato dalla patina superficiale, rivela una preoccupante piattezza. Dimensione a suo modo virale, soprattutto nel constatare il totale affogamento dell’opera in una monotonia stilistica che avrebbe dovuto sedurre nell’approccio critico, invece di persistere in un’immedesimazione a lungo andare ridondante.