CRISTOFORO COLOMBO – L’ENIGMA

Anno Produzione2007

TRAMA

Una nuova teoria su Cristoforo Colombo.

RECENSIONI

Tutti in famiglia

Dopo il discutibile seguito del classico di Buñuel Bella di giorno, il regista novantottenne Manoel de Oliveira opta per una rilettura del mito di Cristoforo Colombo. Seguendo le tracce del libro "O Mistério Colombo Revelado", di Manuel da Silva Rosa ed Eric James Steele, il Maestro portoghese compie un atto d'amore nei confronti della moglie e del paese a cui appartiene. In base alle teorie del libro, infatti, Cristoforo Colombo non è in realtà un navigatore genovese, bensì una spia portoghese. Nel film assistiamo alla storia dello scrittore del libro e di come giunge a provare le sue teorie. A una prima parte concentrata sulla giovinezza dell'autore (interpretato da Ricardo Trepa, nipote del regista), con lo sbarco negli Stati Uniti, il lavoro come medico e il matrimonio, ne segue una seconda ambientata ai giorni nostri, in cui a dare vita allo scrittore e alla moglie sono gli stessi coniugi De Oliveira, in trasferta negli States. A cadenzare entrambe le parti la presenza di una sorta di musa portoghese (tanto per ricordare di cosa si sta parlando), con un costumino con i colori della bandiera (e due inguardabili stivaletti) che pare sottratto a una recita oratoriale. Il Maestro non perde occasione per impartire lezioni di storia e visita, con la complicità della moglie (mossa da improbabile curiosità), tutti i monumenti che potrebbero comprovare le teorie revisioniste che, con sfacciato campanilismo, intende dimostrare. Tralasciando la semplicità della messa in scena (che può essere un pregio ma in alcuni pressappochismi diventa un difetto), alcune sequenze hanno una loro poesia (l'approdo in una New York avvolta nella nebbia, la gestione dei grandi spazi) e De Oliveira e la moglie sono molto teneri nell'affetto che reciprocamente si dimostrano. La mano del regista è quindi ancora una volta aggraziata nel tratteggiare con convinzione il suo pensiero, ammantandolo di una palpabile malinconia, ma, sinceramente, non si capisce cosa c'azzecchi tutto ciò con il cinema.

Voto:  s.v.                                                    Luca Baroncini

Con la consueta ironia, De Oliveira “conduce”, più che dirigere, un viaggio/inchiesta alla ricerca delle origini dell’esploratore genovese (?) che è un pretesto per imbastire l’ennesimo, sincero e tenero, racconto sulla memoria personale e di un paese partendo dalla vera storia di Manuel Luciano da Silva. Suddiviso nettamente in due parti (anni ’50 e 2007) e con la stessa coppia di personaggi colti a distanza di tempo (Ricardo Trepa/Leonor Baldague, lo stesso De Oliveira e signora), propone anche due sguardi, due percezioni del Nuovo mondo affatto differenti: quello dei migranti, spaesati, accolti da una coltre di nebbia dal valore simbolico chiarissimo e quello dei turisti/esploratori, che presentano allo spettatore, in forma puramente divulgativa, i luoghi toccati da Colombo, giusto per supportare la tesi concernente le presunte origini portoghesi del nostro. Un piccolo film familiar/nazionale ironicamente patriottico (?).