ANA Y LOS OTROS

Anno Produzione2003

TRAMA

Ana torna da Buenos Aires a Paranà dopo molti anni di assenza. I suoi incontri con amici e conoscenti rivelano tracce della sua vita e scoprono con improvvisi e rapidi scorci il suo passato. Ana si imbatte in una fotografia scattata da un suo vecchio amore, Mariano, e inizia a cercarlo. Dopo un lento peregrinare in auto Ana e Matias, un ragazzino incontrato per caso, riescono a rintracciare l’uomo: Ana entra nell’appartamento di Mariano, chiudendo la porta dietro di sé…

RECENSIONI

Racconto d'Estate

Argentina. Ana torna per un breve periodo a Paranà, il paese in cui è cresciuta prima di trasferirsi a Buenos Aires. Incontra amici e conoscenti e cerca un vecchio amore a cui si sente ancora legata. Non racconta molto altro il film della giovane Celina Murga (anche lei nata a Paranà), ma lo fa con una semplicità diretta e comunicativa. Non cerca stupori visivi, virtuosismi e originalità, ma si preoccupa di trasmettere il disagio interiore di quell'età post-adolescenziale in cui si è già adulti, ma non si sente di esserlo. Il mondo intorno gira, gli amici di infanzia sono cresciuti, le responsabilità chiamano, ma Ana non ha fretta, se non di capire ciò che vuole. E il ritorno al paese natio diventa un'opportunità per fare chiarezza, vedere le cose con lucidità, alla giusta distanza. Ben scritto (alcuni dialoghi potrebbero uscire da un film di Rohmer), il film sconta qualche ingenuità (l'inseguimento in auto) ma fotografa, con sensibilità e una messa in scena che non suona mai falsa, interni familiari, cene tra amici, conversazioni, chiacchiere. Si parla del più e del meno, ci sono molti silenzi, ma dubbi e turbamenti della giovane protagonista (la bella Camila Toker) pongono interrogativi non banali, perché hanno il sapore della vita vissuta. Menzione Speciale alla "Settimana Internazionale della Critica".