TRAMA
Vita, una giovane africana, prima di andare a studiare in Europa giura alla madre che non canterà mai: una leggenda tramandata dagli avi vuole che ogni donna della sua famiglia cantando sia destinata alla morte. A Parigi Vita si innamora di un musicista..
RECENSIONI
Afromusical
NHA FALA vorrebbe essere un musical giocoso e colorato, una sgangherata baraonda in cui coreografia e canto assumano un tono caotico e delicatamente amatoriale (il parallelo potrebbe essere con TANO DA MORIRE della Torre). Purtroppo non si può non rimarcare l'esilità della pellicola che, rimestando in un confuso sottofondo ideologico no global, dimostra ad ogni istante uno sforzo ideativo fallimentare, una piattezza di messinscena che rasenta lo squallore, numeri musicali tutti uguali e momenti di pura telespazzatura (non manca la scena in sala d'incisione con l'amato parigino che guarda, al di là del vetro, la protagonista cantare: roba che neanche film tv di quarta serie proporrebbero più). Capisco la volontà di esprimere il disagio e le sofferenze di un popolo attraverso una rappresentazione ruspante e pauperisticamente antintellettualistica, comprendo il tentativo di rendere il confronto tra tradizione e progresso lasciandolo su un piano di leggerezza e voluta grezzezza, così come l'intento di dipingere il tutto con i toni forti del colore locale (in questo senso anche il funerale diventa una festa) ma non basta la bontà delle intenzioni a riscattare la pochezza del risultato finale e a dissipare il dubbio circa l'opportunità della presenza in concorso di un'opera del genere.