Thriller

THE HITCHER (2007)

Titolo OriginaleThe Hitcher
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2007
Genere
Durata83'
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Una coppia di universitari parte per una romantica vacanza e dà un passaggio alla persona sbagliata. Molto sbagliata.

RECENSIONI

C’è una caratteristica, neanche disprezzabile, che accomuna i remake patrocinati da Michael Bay: la demitizzazione, come dire, scientifica degli originali. Tra alti (The Texas Chainsaw Massacre) e bassi (Amityville Horror), il denominatore comune sembra una sorta autoconsapevolezza trash che invita a ingoiare il rospo. Pretese zero. Protagonisti prelevati di peso da uno spot Levi’s e catapultati in contesti cine-ludici fieramente scemotti e sbarazzini, dove carrelli a seguire su un bel paio di chiappe si alternano a improvvise sguaiatezze gore e il plot hole diventa stilema. The Hitcher conferma il clichè: al malcapitato di The Hitcher ’86 si sostituisce una coppia di aitanti universitari (sexy finto-naturale lei, uscito da un loolapalooza mid90s lui) – il sotto/cripto/testo omoerotico originale è dunque azzerato -, li si immerge in un Texas-New Mexico da cinecartolina, si citacchia qua (il cent trovato all’inizio rimanda alle “monete sugli occhi”, la sequenza del “cattivo in auto tra i bambini” è riproposta pari pari) e (Gli Uccelli) e il gioco è più o meno fatto. Il regista Dave Meyers viene dal videoclip (Britney Spears, Outkast, Offspring) ma è difficile dire se la cosa si veda (ancora più difficile è dire se la cosa abbia ancora un senso e se sì quale): sembra comunque accennare l’applicazione di qualche ideuzza (un dialogo campo-controcampo con lui calmo e mdp salda, lei agitata e macchina a mano pure) ma per il resto il suo Credo pare l’omologazione invisibile. La sceneggiatura rasenta, a tratti, l’idiozia (l’equivoco sulla colpevolezza della coppietta sembra una lunga candid camera) mentre alcune scelte musicali suonano incomprensibili (a un certo punto spunta Closer dei NIN, col suo orecchiabile ritornello I wanna fuck you like an animal, ma non si capisce cosa c’entri con la spettacolare strage on the road perpetrata da Ryder). Gli attori fanno quello che sanno e – nel bene e/o nel male – sanno quello che fanno ma, come al solito in questi casi, pare non si possa fare meno di denigrare il povero Sean Bean di turno per rimembrare “la magistrale interpretazione di Rutger Hauer”. Si hanno inoltre notizie di lamentele per l’assenza dell’”indimenticabile sequenza del dito mozzato nelle patatine”.