
TRAMA
Un gas rilasciato per errore uccide tutti gli adulti sopra i 25 anni: Coel e Cilla si dirigono verso l’oracolo in Messico con alcuni amici, sfuggendo a varie bande di giovani organizzate nella violenza.
RECENSIONI
Anche se nemmeno allora ha avuto l’eco sperata e oggi è del tutto dimenticato se non vituperato dai pochi che l’hanno visto (ma Corman vince sempre, spendendo poco senza darlo a vedere), questo film sbrigliato e demenziale è quanto di più rappresentativo del sentire dell’epoca, fra figli dei fiori, amore libero, comunità pacifiche e felici, droga e tanta musica rock (nei panni dei Johnny & The Tornados, Corman ingaggia anche i Country Joe & The Fish, senza il leader Country Joe McDonald che presta solo la propria voce invitando a un concerto alla radio). Un compendio preciso, per quanto il demenziale e la forma libera e sarcastica nei confronti del “vecchio” mondo guerrafondaio non siano altro che spirito dei tempi, riprese da cose come quelle che girava Richard Lester e da mode varie (cartoon satirico iniziale compreso) nello stare dalla parte dei giovani “rivoluzionari”: di suo, invece, Corman riprende il modo di fare cinema psichedelico (bellissimo l’amoreggiare al concerto, con i corpi colorati dalle luci d’arcobaleno) di Il Serpente di Fuoco e simili. Film assolutamente scemo, più sconclusionato del voluto (soprattutto all’inizio, con le scene giustapposte senza continuità) ma, a un certo punto, prende la forma di un on-the-road con ostacoli verso la terra promessa (una comune pacifica), attraverso incontri ed eventi paradossali (la ragazza che scoppia per il cibo mangiato). Edgar Allan Poe, su motocicletta e con corvo sulla spalla, non crede che questa “nuova umanità” ce la farà: invece avrà la benedizione di Martin Luther King, Kennedy, Che Guevara, Lincoln (ma Corman girò anche una chiusura con Dio stesso che la AIP tagliò, oltre ad altre cose, rendendo il film più sgangherato del dovuto). Simpatico, senza freni, con una mentalità di fare cinema che è andata perduta (in certi casi magari a ragione, come nella scena dello stupro in cui la vittima, tranquilla, asserisce che se si è messi alle strette è meglio godersela). Scritto da George Armitage (ma l’idea della fine degli adulti è di Corman), che interpreta anche il bandito Billy the Kid e, al tempo, aveva 25 anni.
