TRAMA
Ruth, brutta e grassa con figli, non tollera più la relazione extra-coniugale del marito con una snella e famosa scrittrice di romanzi rosa: inizia a smantellare i punti di riferimento del consorte, prima la casa, poi la famiglia.
RECENSIONI
Le pellicole anni ottanta di Susan Seidelman avevano i medesimi difetti: anche qui le premesse fanno ben sperare in un’altra satira con rivincita femminista sul maschio infedele, con vendetta delle rappresentanti “meno piacenti” dell’universo femminino. Invece, a un certo punto, non si sa più dove l’opera voglia andare a parare, interessata solo a mantenere un buon ritmo, a curare formalmente la messinscena e a sparare gag, per altro povere di invenzioni. Roseanne Barr è poco incisiva (ci voleva Kathy Bates), Meryl Streep solo “regolare” (e per i suoi standard è poco), tutte le caratterizzazioni sono flebili.
