TRAMA
1959: in libertà vigilata, Perry Smith e Richard Hickock ripongono tutte le speranze sul bottino che otterranno rapinando la cassaforte di una famiglia di agricoltori. Ma, non trovando niente, fanno una strage.
RECENSIONI
Da un romanzo-inchiesta di Truman Capote pubblicato sul “New Yorker”, la scioccante cronaca della strage di una famiglia di Holcomb nel Kansas per opera di due giovani assassini, di cui Richard Brooks, con coraggio, tenta di dare un profilo psicologico senza condanna, arrivando al provocatorio parallelo fra la giustizia assassina e il delitto. Uno dei più potenti atti contro la pena di morte, con un linguaggio avanti ai suoi tempi (come il romanzo) e con una fotografia di Conrad Hall in bianco e nero deprimente, secca, che ben serve una regia in precario e magistrale equilibrio documentaristico (l’opera è girata nei luoghi dove si svolsero i fatti), tesa a restituire sia l’orrore del delitto, sia la pietà per i devianti. Alla sua uscita sconcertò non pochi.