Commedia, Fantasy, Recensione

L’APPRENDISTA STREGONE

Titolo OriginaleThe sorcerer’s apprentice
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2010
Durata109’

TRAMA

Studioso di fisica, Dave è riconosciuto dal millenario stregone Balthazar come il merliniano che sconfiggerà la temibile Morgana. Gli insegna la magia ma Dave ha in testa solo una ragazza di cui è innamorato.

RECENSIONI

L’idea bislacca di ispirarsi (in parte) al cartone di Topolino contenuto in Fantasia (a sua volta ispirato a una ballata buffa di Goethe) non deve stupire più di tanto: l’asse produttivo Bruckheimer-Disney deve ad un’attrazione del parco divertimenti il mega-successo di I Pirati dei Caraibi. La presenza di Nicolas Cage come interprete e produttore esecutivo, e di Jon Turteltaub alla regia, in realtà, avvicina l’opera più al loro Il Mistero dei Templari, di cui non replicano però i passi falsi grazie al contributo, alla sceneggiatura, di Doug Miro e Carlo Bernard che, anche in Prince of Persia, riuscivano a gestire gli stereotipi di genere con un gusto e un’inventiva vincenti. Anche la generosità delle battute e un ritmo incalzante compensano la struttura risaputa del racconto e il disegno convenzionale dei personaggi. Dopo il prologo fantasy, immerso nell’epica degli stregoni, si è proiettati nel solito, ammiccante universo di un bambino e di un adolescente nerd: il tutto, però, non pesa, perché l’opera riesce a gestire queste matrici déjà-vu (l’amore dello sfigato per la bella, lo sfigato che si ritrova a dover salvare il mondo, l’eroe reticente e così via) in modo fluido e sempre parallelo ad idee (di incantesimi, attraverso ottimi effetti speciali, e di racconto) che distraggono dagli schemi. Fondamentale la scelta di Jay Baruchel come co-protagonista: un impacciato simpatico e credibile, mentre Alfred Molina è sempre una garanzia nel ruolo di cattivo sornione. Non si vuole certo vendere come qualcosa di originale: lo scopo, raggiunto, è intrattenere divertendo e sorprendendo.