TRAMA
Peter, professore universitario in una piccola cittadina, si reca a New York per recuperare il cugino ubriaco in un night club e s’innamora della cantante, che sposa subito. Non sa come dirlo al padre, rettore autoritario: la neo-moglie, allora, si finge una studentessa amica del cugino.
RECENSIONI
Il film non mantiene la promessa del titolo: di vivace non c’è nulla, né ritmo, né trama, né protagonista. Gli sceneggiatori PJ. Wolfson e Ernest Pagano che, l’anno prima, per la simpatica Ginger Rogers avevano pennellato Voglio Danzar con Te, sono a corto di idee (gag) valide, e si fatica a mandar giù la premessa d’equivoci motrice del tutto, su di un adulto con ruolo di responsabilità che non riesce a dire a nessuno di sua moglie, nemmeno quando ne avrebbe l’occasione ma si perde in parole inutili prima di arrivare al punto. Ci sono molte scene che, volendo sembrare simpatiche a tutti i costi ma senza aver lavorato bene sulla sospensione dell’incredulità, denudano i propri meccanismi ammiccanti, e altre che, credendo di aver per mano una gag valida (non è così), la stiracchiano all’infinito. Le note positive: Charles Coburn, nel ruolo di uno scorbutico rettore, è immenso; James Ellison ben sa dipingere il tipo canagliesco; Beulah Bondi, abbonata ad interpretare la madre di James Stewart, compone un carattere amabile (soprattutto quando sculetta) e la scena della moglie che si mena con la fidanzata è da antologia ma anche l’unica, purtroppo, veramente valida in una pellicola modesta.