TRAMA
Parigi: il medico André è felicemente sposato con Colette ma Mitzi, migliore amica di quest’ultima, inizia ad insidiarlo.
RECENSIONI
Ernst Lubitsch (supervisione registica) ha affidato parecchie riprese a George Cukor (collaboratore alla regia), causa i troppi impegni da direttore della produzione alla Paramount. L’opera resta, però, in tutto e per tutto lubitschiana, soprattutto nell’apparente frivolezza che nasconde una divertente e acuta satira sul matrimonio, l’amore, la gelosia, la civetteria delle donne, l’adulterio. L’inconfondibile tocco di Lubitsch alberga, anche, nell’inconsueto “messaggio” finale, nei numerosi doppi sensi audaci o elegantemente allusivi e nello stilema di un protagonista che si rivolge, sovente, al pubblico. È il rifacimento musicale e d’ambientazione parigina del suo Matrimonio in Quattro (viennese), con canzoni sempre in tema e in stile, giocose e umoristiche. Alla fonte, la commedia teatrale d’equivoci di Lothar Schmidt.