Drammatico, Recensione

IL CACCIATORE DI AQUILONI

Titolo OriginaleThe Kite Runner
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2007
Durata131'
Sceneggiatura
Tratto dadal romanzo di Khaled Hosseini

TRAMA

1978, Kabul, Afghanistan: Amir, figlio di un ricco borghese, e Hassan, figlio del servo di quest’ultimo, sono amici inseparabili con la passione delle gare di aquiloni. L’odio verso l’etnia non pashtun, però, porta alcuni giovani a violentare Hassan, mentre Amir non muove un dito e, roso dal senso di colpa, invita suo padre a licenziare servo e figlio.

RECENSIONI

Il successo internazionale del romanzo omonimo di Khaled Hosseini (2003) ha portato una Hollywood/non Hollywood a trasporlo per il cinema: la scelta curiosa, coraggiosa e rispettosa della produzione, infatti, è stata quella di filmarlo come se fosse un film straniero, recitato in afghano con sottotitoli (particolarità completamente persa nella versione “ottusa” italiana, che doppia tutto). Lo sceneggiatore David Benioff (suoi il romanzo di La 25ª Ora e lo script di Stay di Marc Forster) coglie il nocciolo del romanzo perché, al di là di rimandi politici e capacità evocative che solo su carta stampata sono efficaci, il suo “quid” sono i sentimenti, la commozione, l’incombente presenza di un Destino che si compie per mondare le colpe. Marc Forster, dopo tante “favole”, pare tornare agli esordi, a Monster’s Ball e a Everything Put Together, storia di una madre che perde il figlio e viene abbandonata da tutti: seppur in contesti differenti, il suo cinema fa sempre i conti con la morte e i sensi di colpa.