Grottesco, MUBI, Recensione, Western

EL TOPO

TRAMA

Veloce pistolero, El Topo salva una donna dai brutali uomini del Colonnello: per lei abbandona il figlio e affronta i quattro maestri del deserto, uccidendoli con l’inganno prima di essere tradito nel momento in cui abbraccia la non-violenza.

 

RECENSIONI

Film di culto ostracizzato (massacrato nell’edizione italiana) che segue dettami estetici dada-bunueliani e da movimento panico alla ricerca della contraddittorietà, dell’irriducibile logica incoerente per svelare la violenza nell’altro da sé, magari attraverso le gesta del buffone, del clown nei cui panni Jodorowsky si cala alla fine. Un western metafisico, anarchico come il cinema di Sam Peckinpah (Jodorowsky seguì la lavorazione del Mucchio Selvaggio), pasoliniano, surrealista in non-sense shock e simbolismi gratuiti, grottesco come gli spaghetti western, zen per il percorso iniziatico alla ricerca di sé. Un tragico meltin’ pot di rivoluzione, pauperismo, logiche circensi, decadentismo, parabole bibliche e mitologiche. Un insieme di allegorie che, per quanto articolate e ridondanti, sono limpide come quella della talpa che scava, trova la luce e resta accecata (chi è cieco lo rimane, chi crede troppo nel paradiso trova l’inferno). Un eccitante caos, organizzato da un alchimista barocco che fa venire in mente Ken Russell: perché Jodorowsky è un eccentrico eccessivo, un esoterico illusionista, un siddhartha trash diviso fra parodia e seriosa etica del samurai. Amante del Tod Browning maledetto cantore dei Freaks, è come se riprendesse Anche i Nani hanno Cominciato da Piccoli di Werner Herzog aggiungendo tracce cristologiche, fra violenza efferata e comicità dell’assurdo, burlesque e comica muta. El Topo è il generale degli oppressi, un pifferaio magico al contrario (suona il flauto), cieco fino in fondo (o illuminato, rivoluzionario?) che guida dalle tenebre verso una luce ipocrita il piccolo esercito di deformi, nani e storpi, verso un’integrazione impossibile nella città borghese colma di razzismo, baldracche, giustizieri, sessualità aberrante e religiosità fanatica.