TRAMA
Un giovane pittore s’innamora di una ragazza che tenta il suicidio.
RECENSIONI
Come nel precedente Così Bella, Così Dolce, Bresson prende le mosse da un’opera di Dostoevskij (“Le notti bianche”): questa volta, però, è più attratto dagli stilemi della Nouvelle Vague che da quelli fondati con il suo cinema. Il protagonista richiama Jean-Pierre Leaud e, nella divertente sequenza del duplice pedinamento, si trasforma in un eroe truffautiano, innamorato più dell’idea dell’amore che delle donne. Le gag sottotono, alla Godard, sono il pezzo forte di ogni brano (meravigliosa quella del film visto al cinema), in un dramma dei sentimenti che è indeciso fra la ricerca dell’incanto (l’apparizione della barca luminosa sul fiume) e una maggiore complessità allegorica.
