
TRAMA
Italoamericano di Little Italy, bighellona con i due amici e pensa all’ex-fidanzata, a come non ci faceva l’amore per rispetto della religione cattolica e a come la mandò via quando lei gli raccontò che…
RECENSIONI
Una prima versione, con il titolo Bring On The Dancing Girls, Scorsese la completò alla New York University nel 1965: nel 1967 la rigirò parzialmente (e le nuove scene, con la 16mm di Michael Wadleigh, si vedono rispetto alle originali in 35mm) con i consigli del suo ex-professore Haig Manoogian, passato alla produzione, adottando il titolo I Call First. Venne presentata al festival di Chicago ma nessuno la notò: un distributore di film porno si offrì di distribuirlo se avesse aggiunto una scena sexy (quella del sogno). Esce quindi nel 1969 con il titolo Who’s That Knocking At My Door (da cui il titolo italiano). A basso costo, quasi auto-prodotto, è un crudo dramma autobiografico (con le ossessioni del regista: la cultura cattolica che si scontra con l’indipendenza sessuale; il femminino più avanzato del mascolino) che segna l’esordio nel lungometraggio sia di Scorsese sia di Harvey Keitel. La musica è nervosa, la macchina da presa insiste su lumi e madonne nella dimora mentre, per strada, le gang se le suonano: tipico Scorsese.
