TRAMA
Thana è una sarta muta che subisce uno stupro: al secondo tentativo di violenza sessuale, però, reagisce, uccide l’aggressore e decide di attirare altri maschi allupati per punirli allo stesso modo.
RECENSIONI
Pura violenza in un’atmosfera cupa ed angosciante, con commento sonoro azzeccato: la magnifica regia stilizzata, con luci, colori, accostamenti nel montaggio e tagli d’inquadratura evocativi, immerge nelle violenze psicologiche e fisiche subite dalla protagonista, facendosi carico di emozioni di rabbia immerse nel sangue, nella desolazione e nelle brutture umane. La costruzione per immagini, per sequenze incredibilmente potenti, vale tanto quanto quella che fa emergere una sorta di invettiva sociale: peccato, allora, che lo sceneggiatore Nicholas St. John non sappia articolare anche le tracce narrative, banali e monocordi, ferme al racconto di vendetta per un Giustiziere della Notte al femminile che non merita il talento profuso da Ferrara nella figuratività a basso costo.
