Biografico, Recensione

MALCOLM X

TRAMA

La vita di Malcolm X, dalla malavita e la prigione negli anni quaranta, all’islamismo: impara e predica l’orgoglio di razza e l’odio contro i bianchi.

RECENSIONI

Spike Lee, il più autorevole autore afroamericano in circolazione, rende onore a un uomo che si è battuto contro il razzismo, per la giustizia sociale e la propria gente. Tenta (anche) di riscattarne la memoria (forse) deturpata dai suoi stessi errori. Racconta senza prendere (immediatamente) posizione, dona al tutto la giusta misura, cerca di far comprendere da quale fonte può aver origine il seme del male. Coerentemente, illustra anche i lati oscuri, le idee meno condivisibili del personaggio, per renderlo anche fallace, ricordando che la Storia comunque porterà a galla la sua opera, non le sue debolezze. Sottolinea, infine, la sua ultima fase ideologica, pacifista e pluralista. Questo per quanto riguarda il lato politico dell’opera: c’è, però, un altro aspetto, con meriti puramente tecnico/formali, dove la coinvolgente e dirompente struttura narrativo/biografica alla Quarto Potere o alla JFK si dota anche di un acuto occhio sociologico, con mano potente alla Coppola. Peccato per una seconda parte più retorica (per forma e contenuto). Ossie Davis ripete l’orazione funebre che fece al vero funerale. Apparizione straordinaria di Nelson Mandela.