TRAMA
Lei, modella arrivista e amante del lusso, sogna di sposare un milionario ma convola a nozze con un pilota militare che raggiunge in Spagna, portandosi dietro un’automobile avveniristica vinta alla lotteria. Attira l’attenzione di tutti, soprattutto di un torero.
RECENSIONI
Commedia sentimentale un po’ datata, dove i ruoli di maschio e femmina sono talmente stereotipati/edulcorati/sublimati da rischiare di esistere solo al cinema: gli spunti, però, fra equivoci, donne-e-motori e battaglia fra i sessi sono divertenti, per quanto non sfruttati a dovere dalla sceneggiatura (e dai dialoghi) del Charles Lederer di Gli Uomini Preferiscono le Bionde. Ci sono anche “azzardi” insoliti per una commedia casta, come l’astinenza sessuale di Glenn Ford curata con docce fredde, mentre Debbie Reynolds veste i panni di una donna attira-guai e attaccata ai soldi che pare uscire da Come Sposare un Milionario: ribelle cocciuta e inaffrontabile, subisce un’adorabile metamorfosi quando capisce di amare, previa ubriacatura che solo l’attrice sapeva interpretare in modo così buffo. Ottima prova anche per Gustavo Rojo, aitante e spudorato torero, ma il motore di tutti i guai nel film in cui scorrazza in bella vista, è l’indimenticabile Lincoln Futura del 1955, carrettiera anche di un sotterraneo discorso sul “vivere al di sopra delle proprie possibilità” e sullo scompiglio che si genera fra le classi del capitalismo quando un bene di lusso finisce in mano a un outsider. Racconto prevedibile nella sua morale (al cuor non si comanda, l’amore conta più del denaro), con la puledra selvaggia da domare: George Marshall, a fine carriera, sfornava parecchie commedie sentimentali tanto efficaci quanto routinarie ma ripaga la scena finale, pochade d’equivoci, con il generale imbarazzato che nasconde, nuda nel suo letto, la moglie del suo soldato.
