Evento, Sala, Spettacolo musicale

ROGER WATERS – US + THEM

Titolo OriginaleRoger Waters. Us + Them
NazioneGran Bretagna
Anno Produzione2019
Durata122'
Fotografia

TRAMA

Roger Waters, membro fondatore e forza creativa dei Pink Floyd, porta sullo schermo la sua storia dal vivo di Us + Them.

RECENSIONI

L’allestimento del mastodontico show che Roger Waters ha portato in giro per il mondo (156 concerti, 2,3 milioni di spettatori sparsi tra Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Europa, Russia, Sud America e Messico) rappresenta, nella forma dello spettacolo inclusivo, la tensione eidetica che il titolo dell’opera (e del celebre brano dei Pink Floyd contenuto in The Dark Side Of The Moon del 1973) racchiude: un palco, il pubblico di fronte e, a un tratto, l’apparizione di una struttura sospesa e allungata, composta da schermi enormi che disegnano di volta in volta un tema scenografico mutevole, che sosta sopra la testa degli spettatori gettando un ponte ideale tra loro e la band, tra parlante e ricevente, nel tentativo di ridurre il più possibile le distanze.
L’aspetto più interessante del film concerto di Sean Evans e Roger Waters sta tutto qui, nell’invito diretto all’azione collettiva, nel tentativo esplicito di risvegliare uno spirito comunitario oramai scomparso per far fronte alla devastante apocalisse globale, devastazione non solo materiale ma, soprattutto, spirituale/empatica.
Al di la dei patinati e tutto sommato scontati interventi video che costituiscono la cornice dello show e, talvolta, accompagnano i brani, è il concerto stesso a divenire il perno immersivo dell’esperienza: il gruppo è eccezionale, con due fuoriclasse come David Kilminster e Jonathan Wilson (anche cantante: sono sue le sezioni vocali che furono di David Gilmour) a dividersi le parti di chitarra; la star principale, da par suo, mostra una forma invidiabile, e la scaletta pesca a piene mani dai grandi classici dei Pink Floyd (da One of these days a Dark Side of The Moon riproposto quasi integralmente, con un recupero sorprendente del sottovalutato Animals, forse l’album più politico insieme a The Wall) garantendo un livello qualitativo della performance altissimo.
Us + Them si configura quindi come esperienza imprescindibile per i fan della leggenda britannica, anche e soprattutto per l’evidente sottotraccia iper-celebrativa. Tutti gli altri, si astengano.