Commedia, Recensione

LA RAGAZZA CON LA PISTOLA

TRAMA

Vincenzo Macaluso rapisce Assunta Patanè, che si lascia sedurre volentieri. Per timore delle ripercussioni, però, Vincenzo fugge in Scozia e Assunta si arma di pistola per raggiungere l’uomo che ha attentato al suo onore.

RECENSIONI

Il film è passato alla Storia per aver aperto definitivamente le porte della commedia alla carriera di Monica Vitti, fin lì ricordata come musa seriosa dell’incomunicabilità antonioniana. Ne beneficerà tutta la commedia all’italiana degli anni settanta, di cui diventerà un pilastro. A parte questo, sia il racconto di Rodolfo Sonego sia lo svolgimento co-firmato da Luigi Magni sono deboli e pretestuosi, giocati ancora su quell’onore dell’illibatezza siciliana (location pugliesi, però) in cui film migliori hanno giocato, meglio sferzandone le ipocrisie, qui cavalcate per farne, al contrario, un manifesto sulle donne emancipate degli anni della Contestazione (e il 1968 inglese è in bella mostra). Più divertente la prima parte, troppo sentimentale la seconda.