TRAMA
La madre dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria gli organizza il matrimonio con la cugina, la principessa di Baviera Nenè, che arriva a corte accompagnata dalla sorella Sissi, della quale, ignaro della sua identità, sua maestà s’innamora.
RECENSIONI
Grande successo in tutta Europa per questo primo capitolo e i suoi tre seguiti: solo la cinematografia austriaca, rimembrando gli antichi fasti e mettendoli in veste di zuccherosa fiaba buonista, poteva aspirare a tanto. Gli unici meriti “artistici” sono l’aver lanciato, con un personaggio che le resterà per sempre appiccicato addosso, la fresca e bella Romy Schneider (che all’epoca del film aveva davvero 16 anni, come la Sissi originale) e aver indovinato il disegno in commedia di qualche personaggio di contorno, come l’Arciduca di Baviera. Per il resto, il film va preso alla leggera, come commedia sentimentale dove sono banditi i conflitti e tutti sono coscienziosi e magnanimi (chi non lo è si ravvede). Magda Schneider è madre di Sissi sia nella finzione sia nella realtà. Fratello di un celebre cantante e regista di operetta con cui scrisse appunto “Sissy” (da cui fu tratto Desiderio di Re), il regista Ernst Marischka viene da quel mondo, è stato librettista e, in seguito, regista di cine-operette cui, immancabilmente, quest’opera somiglia (senza musica), con annesse le nostalgie asburgiche e la raffigurazione dei reali come una normale famiglia dai sani principi, solo dedita all’etichetta di corte e ai suoi doveri.
