TRAMA
Lauren, intellettuale americana a Londra, per soldi fa anche “l’accompagnatrice” di uomini facoltosi, fra cui un inglese e un arabo. Si ritrova invischiata in intrighi politici.
RECENSIONI
È privo di nucleo questo film di Bob Swaim, si mastica tanta polpa, anche succosa, ma al nocciolo non ci si arriva mai. Un po’ giallo, un po’ spy-story, un po’ thriller: eppure, per tutta la sua durata sino al finale non-riparatorio, non succede praticamente nulla, se non il tentativo, anche riuscito, di restituire il disegno di una figura femminile scomoda, curiosa ed azzardata (è un’amante del sesso in tutte le sue forme, cambia spesso partner ma sa anche innamorarsi, non è mai “oggetto” di nessuno, con intelligenza e con tatto “guida” qualunque situazione), in cui si cala perfettamente la brava Sigourney Weaver (anche in déshabillé), emblema cinematografico della donna indipendente con comportamenti di retaggio maschile. Il problema di tale ritratto è che si pone come a latere di un qualcosa d’altro che non ha luogo. Alla fine, ci si chiede davvero quale fosse il vero obiettivo degli autori. E quello dei censori che gli hanno appioppato un V.M. 18.
