TRAMA
L’onesto poliziotto Tom McQuigg fatica a fare il proprio dovere fra politicanti corrotti e gang in espansione, ma tiene duro per riuscire a mettere dentro, almeno, un vecchio rivale, Nick Scanlon.
RECENSIONI
Un buon poliziesco-noir fondato, però, su di uno spunto già datato nel 1951, il conflitto personale fra uomo dell’ordine e criminale (riadatta, infatti, un dramma teatrale di Bartlett Cormack, già trasformato in film con Edward G. Robinson da Lewis Milestone nel 1928). Lo sguardo è cinico, ma scocca una freccia a favore del senso di giustizia, appassionando nel tema della lotta dei radi onesti contro un mondo tutto compromesso. Memorabile il duello fra i due eccellenti protagonisti, Robert Mitchum e Robert Ryan, speculari nell'osteggiare i superiori corrotti. John Cromwell è un discreto regista: sa come tenere viva l’attenzione con scontri sui tetti, incidenti d’auto e sparatorie, ma non sa rinunciare a certi colpi ad effetto. Il finale, ad esempio, era fondamentale per tirare le fila dell’apologo: il suo trattamento plateale, per quanto stravagante, lascia troppo a desiderare. La sceneggiatura è di William Haines e W. R. Burnett. Qualche sequenza la (ri)girò Nicholas Ray su ordine del padre-padrone Howard Hughes (RKO Radio Pictures).