Horror, Mockumentary, Thriller

UNFRIENDED

Titolo OriginaleUnfriended
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2014
Durata82'
Sceneggiatura
Fotografia
Scenografia

TRAMA

Una notte, mentre stanno videochattando, sei amici del liceo ricevono un messaggio Skype da una compagna di classe che si è uccisa esattamente un anno prima. Dapprima pensano a uno scherzo, ma quando la ragazza inizia a rivelare i segreti più oscuri degli amici, si rendono conto che hanno che fare con qualcuno, qualcosa, che li vuole morti.

RECENSIONI

Teenager di tutto il mondo, tremate! I fantasmi hanno conquistato internet...La presenza di forze oscure dietro il mondo dei social network non è una novità: che si tratti di spiriti maligni, tormentate adolescenti defunte o semplicemente dei sogni dispotici di Zuckerberg, poco importa.
La Universal Pictures cavalca l'onda dei trend giovanili e partorisce un horror hi-tech "portatile", mentre il regista russo Levan Gabriadze vive la sua prima esperienza con un blockbuster. Unfriended (2014) è un ibrido tra slasher movie e found-footage, implementato con un plot twist tecnologico. Una boccata d'aria fresca nella palude orrorifica odierna che non sa più se far urlare, ridere o piangere il pubblico.
Formula a la Blair Witch Project seppur priva della stessa intensità: l'atmosfera si fa teeny, la suspense non arriva e il gore è poco più di una suggestione. Visivamente da  lode, ma narrativamente scabro: si torna ai canoni anni '90, quelli delle trame telefonate e risvolti prevedibili; e tu, dopo qualche scena, ti ritrovi a fare il toto-morti dei personaggi. Non sono tanto gli 82 minuti passati a guardare il desktop di un pc (pardon, Mac!), quanto gli accessori intermezzi sulla pavida protagonista, a metà tra back story e plot devices inconcludenti.
Ma se si scava sotto la (sottile) patina di questo thriller/sci-fi, emerge un'invettiva generazionale: uno specchio della febbre da social approval che attanaglia millennials e centennials. Il pregevole gioco metatestuale rasenta l'esperienza extracorporea: ci troviamo di fronte alla fiera del multitasking digitale che viviamo ogni giorno; apri una scheda web, rispondi in chat, riduci a icona, cerca un file, cancella, scrivi, copia, incolla...Esasperante, ma a tratti catartico.
Privacy nella digital era, viralità, cyberbullismo, online hate speech: il film si posiziona come bigami della cultura pre e post-adolescenziale di questo decennio. Tutto molto bello...ma non stavamo guardando un horror?!

Voto sul cast: non pervenuto. La sostituzione dell'occhio registico con una webcam fomenta il voyeurismo dell'audience, a discapito di caratterizzazioni convincenti. Cinque attori teenager semi-sconosciuti si trovano intrappolati nei cliches del genere: c'è la final girl, il fidanzato apprensivo, l'amico spavaldo, il nerd sovrappeso, la repressa ingenua e la cheerleader antipatica. Livello zero anche per la nemesi del film: uno spettro incazzato che si manifesta solo con messaggini, fruscii ed interferenze audio-video. Arguto escamotage, ma dateci un po' di sangue!
Unfriended che cos'è?! Un mockumentario 4.0 innovativo, fresco, quasi avanguardista nella forma, ma avvilente nel contenuto. La scintilla creativa e la sgargiante copertina accende l'interesse del pubblico, ma la batteria si scarica in fretta. Script basico, piatto e senza sorprese. Inutile avere una bella risoluzione se poi la RAM fa schifo. Disconnesso.