Azione, Commedia, Recensione

RED 2

TRAMA

Marvin e Frank reclutati da Cia e MI6: si rivanga un‘operazione anni ottanta chiamata “Notte fonda”, con cui gli americani piazzarono una bomba a Mosca. Frank è preoccupato per l’incolumità della fidanzata Sarah, che vuole affiancarli in azione.

RECENSIONI

Bene o male, siamo allo stesso (buon) livello del primo capitolo: tanta azione, personaggi simpatici, folto numero di vecchie glorie cinematografiche nel cast (manca Ernest Borgnine, morto nel frattempo), buone idee di sceneggiatura (il manico non è cambiato: John ed Erich Hoeber). Dean Parisot è meno raffinato di Robert Schwentke e, da specialista della commedia, vira l’opera su questo versante: si perde l’equilibrio fra dramma, azione e umorismo del precedente, senza contare che i seguiti smarriscono sempre il fattore novità, in mancanza di ingredienti nuovi (qui si preferisce aggiungere attori anziché cambiare stilemi). Per quanto simile a decine di pellicole coeve con il commando di outsider contro tutto/tutti per salvare il mondo, l’opera possiede però una marcia superiore, un ritmo invidiabile, cambi di set funzionali e non esagera in cliché ed iperboli. Il tormentone della puntata è il rodaggio, nella finzione, della coppia Bruce Willis e Mary-Louise Parker, con tutti i personaggi che dicono la loro su come far funzionare il rapporto d’amore, mentre gli sceneggiatori fanno di tutto per rinverdire, con invenzioni originali, le situazioni che film spionistici in azione hanno proposto a più non posso. Impossibile resistere, poi, a Helen Mirren che, dopo aver interpretato varie sovrane, finge di essere una squilibrata che si crede regina; a John Malkovich che, sul finale, si veste come una ballerina con casco di frutta in testa (Carmen Miranda); a Brian Cox feticista dei piedi; alla gag da Pantera Rosa con Byung-hun Lee in odio/amore per Bruce Willis; alla competizione fra la femme fatale di Catherine Zeta-Jones e Mary-Louise Parker.