Horror, Sala, Thriller

L’ESORCISMO DI HANNAH GRACE

Titolo OriginaleThe Possession of Hannah Grace
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2018
Durata86'
Sceneggiatura
Fotografia
Scenografia

TRAMA

Il corpo ancora posseduto di una ragazza uccisa durante il proprio esorcismo semina (ulteriore) morte nell’obitorio dove l’ex-poliziotta Megan lavora la notte.

RECENSIONI

“Quando si muore, si muore. Fine della storia”. E, purtroppo per il film (e per la sua tagline “La morte sarà solo l’inizio” – di 80’ di sbadigli?), dobbiamo dare ragione alla protagonista, irrimediabilmente (s)morta fin dall’inizio, come tutto il resto. Basta la visione del trailer – già spossante pur nella sua mendacità (le scene e i dettagli potenzialmente più rabbrividenti sono ovviamente assenti nel film) – per intuire la levatura e la riuscita dell’operazione. Si attinge con grande svogliatezza e scarsissima fantasia allo sconfinato e perlopiù dimenticabile repertorio di genere, senza essere capaci di confezionare un solo istante di vero spavento (la pallina di elastici la vorremmo tirare noi contro lo schermo, per esorcizzare la noia dell’autopsia di un film che non entra mai nel vivo). Didascalie (il versetto di redenzione sul cuscino con cui si tenta l’uccisione di un demone che si rigenera mietendo vittime e la cui sconfitta espierà la Colpa della protagonista), incongruenze (il demone non le fa un graffio, come osserva qualcuno senza alcun pudore), momenti di regia talmente maldestra da sfuggire perfino al ridicolo (le scene al forno crematorio, su tutto) completano il quadro clinico. Del resto, perché impegnarsi più di così? Il vero demone che anima il cadavere di questo film non ha bisogno di presentazioni e resiste a qualsiasi esorcismo (ma i Neon dell’obitorio si rifiutano di rimanere accesi sui risultati vergognosi che produce). Quando si gira un horror di cassetta a basso budget, si incassa otto volte tanto. Fine della storia.