TRAMA
Il giorno del suo compleanno, Omri riceve come regalo un’antica credenza. Scopre che è magica: attraverso la chiave che trova sua madre, infatti, riesce a dare vita ad un soldatino indiano riposto al suo interno.
RECENSIONI
Tratto da un popolare romanzo di Lynne Reid Banks, il film ricorda molto, soprattutto nella parte iniziale, I Banditi del Tempo di Terry Gilliam, ma solo perché ricicla motivi fiabeschi archetipici (“Il soldatino di piombo” e così via): la sceneggiatura è di Melissa Mathison, la moglie di Harrison Ford che ha cambiato l’immaginario dell’infanzia con E.T., la produzione è, in linea, affidata ai soci di Steven Spielberg, Frank Marshall & co., gli effetti speciali sono della Industrial Light & Magic di George Lucas (con miniaturizzazioni da Radiazioni BX Distruzione Uomo). Un team che è, anche, un marchio di fabbrica: a tratti, pare di essere di fronte ad un episodio della serie Storie Incredibili. Frank Oz, dopo una lunga parentesi dedicata alla commedia americana “pura” previo Steve Martin, torna al cinema per l’infanzia degli inizi da marionettista, sposato ai buoni sentimenti ma mai troppo edulcorato (la morale, infatti, è propedeutica alla crescita personale, non asservita alla dimensione del gioco: insegna il senso della responsabilità e il peso della morte).
