Recensione, Sentimentale

SCELTA D’AMORE

Titolo OriginaleDying young
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1991
Durata114’

TRAMA

Victor soffre di leucemia con poche speranze di vita, fra chemioterapia e morfina. Appena uscita da una storia sentimentale deludente, Hilary gli fa da infermiera. S’innamorano e Victor mente sul suo stato di salute.

RECENSIONI

Joel Schumacher è un regista difficilmente inquadrabile: nella sua copiosa produzione è passato da un genere all’altro, restituendo in egual misura opere di solido mestiere e bufale impresentabili, fattore non direttamente correlabile alla qualità delle sceneggiature. In questo caso si rivela un ottimo direttore d’attori e tessitore di sentimenti, trasformando una storia d’amore a rischio di inverosimiglianza e patetismo in un’originale dissertazione sulla malattia contornata dall’amore, con la macchina da presa che non teme le stasi riflessive e il passo melodrammatico, ed una messinscena sensuale, intenta a catturare la presenza e vicinanza dei corpi, ogni singolo sguardo fino alla commozione, rinunciando con cognizione di causa agli aspetti più sgradevoli del romanzo di partenza di Marti Leimbach (sulle conseguenze fisiche e umorali della malattia, sul rapporto non idilliaco fino al tradimento). Se Julia Roberts rende credibile ogni gesto romantico sopra le righe (ricevuto o donato), tanto che in parte lo script è anche costruito sul suo irresistibile ‘tipo’ cinematografico alla Pretty Woman, ai pochi cui piacque (criticamente parlando) il film rivelò anche il talento di Campbell Scott, che restituisce una figura timida, indebolita eppure attraente: è nel tira-e-molla fra la sua prova sofferta e realistica e quella più favolistica della collega che il film trova la decantazione. Buono il commento sonoro di James Newton Howard, con sax di Kenny G. Produce Sally Field.