Fantascienza, Recensione

TRANSFORMERS – LA VENDETTA DEL CADUTO

Titolo OriginaleTransformers: revenge of the fallen
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2009
Durata147’

TRAMA

Un uomo del governo scioglie la task force (Nest) autobot-umani, convinto che i decepticon attacchino solo per la presenza sulla Terra dei primi quando, in realtà, sono alla ricerca di una fonte di energon e danno la caccia a Sam, che di essa ha immagazzinato nel cervello la mappa.

RECENSIONI

Michael Bay e Steven Spielberg, dopo l’enorme successo del capitolo precedente, giocano sul sicuro, replicandone in modo pressoché identico le matrici, aggiungendo alla sceneggiatura l’orrorifico Ehren Kruger (sequenze più cupe: la cattura di Sam e la sonda aliena nella sua testa) e spostando la battaglia finale dalla metropoli al deserto egiziano, con gli stessi imponenti mezzi forniti dall’esercito (Bay ricambia il favore, dipingendo i politici come stupidi piantagrane e i militari come unici esseri grati agli autobot) ma con meno vena umoristica (il registro epico è oltremodo sottolineato). La formula vincente: effetti visivi strabilianti, fra perfetta integrazione dei robot digitali con l’ambiente circostante ripreso dal vero e sorprendenti “transformazioni” (sempre troppo veloci, però per apprezzarle appieno); impianto kolossale e fracassone alla Bay, dove l’azione è principe; commedia efficace, cosa insolita in un prodotto del genere che si potrebbe accontentare della componente spettacolare (ma, rispetto alla puntata precedente, funziona solo nella prima parte, grazie alla bravura e ai caratteri di Kevin Dunn e Julie White, i genitori di Sam); la componente erotica garantita da Megan Fox, il cui personaggio ha molto più spazio.