Recensione, Western

IL KENTUCKIANO

Titolo OriginaleThe kentuckian
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1955
Genere
Durata104’

TRAMA

1820: il padre cacciatore e il figlio di nove anni viaggiano fra le montagne del Kentucky per raggiungere il battello che li condurrà in Texas. Usano, però, tutti i loro risparmi per riscattare una donna asservita: il padre, allora, va a lavorare con il fratello commerciante.

RECENSIONI

La drammaturgia non è sempre “ispirata” (ci sono almeno due passaggi fondamentali tirati via o troppo bruschi: quando il protagonista, nella scena sul battello, tutto a un tratto da ingenuo diventa scaltro, e quando, nel finale, sceglie improvvisamente l’altra donna) ma Burt Lancaster, alla sua prima regia (prodotta con la sua compagnia Hecht-Hill-Lancaster), ha fiuto nel trasporre il romanzo “The Gabriel horn” di Felix Holt, molto originale per i tempi nel momento in cui contrappone la vita semplice, “ignorante” e a contatto con la Natura a quella civilizzata della borghesia, parteggiando per la prima. Come western diventa peculiare, perché la regia impronta tutto alla dolcezza (anche troppo), al buon-sentimento da favola edificante in un’anomala ambientazione fra montagne e boschi. L’attore riserva per sé un personaggio mite, onesto e incolto che mette in primo piano il rapporto con il figlio, basato sulla presenza e sulla fiducia, qualità che la cosiddetta civilizzazione rinnega in virtù dell’istruzione, del lavoro e della sicurezza che va a scapito dei sogni. Riuscite anche le due figure femminili antitetiche, che rappresentano due modi di vivere differenti senza essere manichee: la maestra borghese è amabile e premurosa, la serva riscattata proviene invece da vessazioni che l’hanno resa più scaltra e avventurosa. C’è un’altra scena che vale il film, quella da musical dei damerini neri che, sulla passerella del panfilo, intonano una canzone che inneggia al Texas. Se non bastasse, l’opera ha il merito di aver fatto esordire Walther Matthau, in un ruolo da cattivo abile con la frusta (anche qui, originale).