Recensione, Thriller

INSERZIONE PERICOLOSA

Titolo OriginaleSingle white female
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1992
Genere
Durata107’

TRAMA

Dopo aver litigato con il boyfriend, una giovane professionista mette un’inserzione per cercare una coinquilina. Si presenta una ragazza timida, che s’insinua morbosamente nella sua vita privata.

RECENSIONI

Due brave giovani attrici, una confezione di prim’ordine, un thriller efficace: verso il finale, però, pressappoco dalla scena dell’omicidio con il tacco a spillo in poi, tra morti violente, resurrezioni, colpi di scena e varie situazioni improbabili, la ricerca dell’effetto spettacolare va a scapito dello studio psicologico/sociologico, lasciando sul campo solo una delle tante varianti commerciali del genere “l’assassino ti siede accanto”. Non che fossero complesse e originali, ma le premesse facevano sperare senz’altro in qualcosa di più: è evidente lo scollamento tra l’impegno nella messinscena, che va oltre il puro mestiere, e la sostanza finale. Barbet Schroeder promette soluzioni bergmaniane per incanalarsi in quisquilie, per quanto ammalianti (non è Persona per intenderci): paradossalmente, un prodotto con meno pretese sarebbe stato più omogeneo e coerente, forse più soddisfacente. Ma va bene così.