TRAMA
L’Ira rapisce un soldato inglese e chiede un riscatto. Il carceriere stringe amicizia con il malcapitato e s’impegna ad accudirne la moglie qualora rimanesse vedova.
RECENSIONI
Un racconto che pare un collage di soggetti diversi (ma anche di generi, toni, con vari cambi di rotta), che scorrono uno dentro l’altro senza soluzione di continuità, mirabilmente in simbiosi, apparentemente distanti, in realtà unificati in nome dell'Uomo che, seguendo solo la propria natura, affronta i pregiudizi. Neil Jordan disegna personaggi indimenticabili, conta sull'elemento sorpresa ma appassiona anche per lo spessore, la moralità, il rigore che, indirettamente, ognuno dei suoi caratteri evoca. Un romanzo (Jordan è, prima di tutto, uno scrittore) singolare, messo in scena con eleganza (uno stile che richiama Angel, l'opera d'esordio del regista) e volute sognanti/sensuali, ricco di pagine emozionanti, tragiche, commoventi, divertenti. Interpreti e sceneggiatura (dello stesso Jordan, vincitrice di un Oscar) in stato di grazia.