Fantascienza, Recensione

FREQUENCY

NazioneU.S.A.
Anno Produzione2000
Durata110’

TRAMA

John è un poliziotto rimasto senza padre da giovane. Rinviene in cantina l’apparecchio da radioamatore del genitore ed entra in contatto con lui nel 1969. Cerca di salvargli la vita ma innesca una reazione a catena di eventi terribili.

RECENSIONI

Dopo Il Tocco del Male, Gregory Hoblit torna alla detective-story anomala, con soggiorni nel fantastico ma ad altezza dell’uomo, non degli effetti speciali. La trama di Toby Emmerich (fratello dell’attore Noah) mescola i generi, i piani temporali, la teoria della relatività e dei quanti, avvalendosi della consulenza scientifica del fisico Brian Greene. Un potenziale episodio “Ai confini della realtà” dove, come il regista ama dai tempi del serial “Hill Street giorno e notte” (mostrato in Tv), è forte il senso (e il tema) di Giustizia: curioso che, al cinema, preferisca piegarlo in soprannaturali ed epiche lotte fra Bene e Male, in polizieschi (è figlio di un agente federale) metafisici dove risalta la moralità dell’essere umano in contatto (anche) con entità superiori. Forse era il passo necessario per allontanarsi da scenari realistici contemporanei che dipinge come imbarbariti. All’inizio, magia e commozione persuadono, poi, purtroppo, Hoblit preferisce seguire le “sole” tracce del thriller: perde l’intrigante discorso “filosofico” e l’opera si fa fiaba superficiale, sorta di Frank Capra post-moderno, ma contiene per lo meno sviluppi sorprendenti, che fanno del film un oggetto da sopravvalutare.