Drammatico, Recensione

SILKWOOD

TRAMA

Karen Silkwood lavora come operaia in un impianto di produzione di combustibile nucleare ed è un’attivista del sindacato che si batte per le condizioni di sicurezza dei colleghi. Quando scopre di essere stata contaminata dalle radiazioni, indaga per rinvenire le responsabilità ed è invisa a tutti, anche ai colleghi.

RECENSIONI

Dopo gli esordi brillantemente polemici (sia a teatro che al cinema) nei confronti di Sistema e morale vigente, Mike Nichols, negli anni settanta, almeno cinematograficamente, si era perso del tutto e preferì tornare a teatro. Questa è la pellicola della rinascita: se Meryl Streep è meravigliosa, lo deve anche a un grande direttore d’attori che sa incanalarne la potenza espressiva mentre mantiene la materia, tesa e violenta nella vena contro il nucleare, su livelli di “radiazione” accettabili, non troppo contaminanti (ovvero sopra le righe, enfatici, ammiccanti o poggiati su meccanismi di facile presa). Lo script si basa su fatti realmente accaduti (e solo quelli, per motivi legali) ed è firmato da Alice Arlen e Nora Ephron che, moglie del Carl Bernstein del Watergate, sa cosa deve essere il giornalismo professionale. Come melodramma è coinvolgente, come cinema di impegno civile merita un posto fra i grandi (alla Norma Rae di Martin Ritt, per intenderci): le componenti di due registri potenzialmente artificiosi sono annullate da una messinscena realistica, immersa nella vita di tutti i giorni.