Horror, Recensione

DRACULA DI BRAM STOKER

Titolo OriginaleBram Stoker's Dracula
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1992
Genere
Durata130’

TRAMA

Nel 1462, il principe transilvano Vlad rinnega Dio dopo la morte della moglie e si trasforma in un vampiro. 400 anni dopo ritrova l’amata nel corpo di una ragazza londinese.

RECENSIONI

L'afflato sentimentale di una coppia in amore prolunga il proprio abbraccio attraverso i secoli, annichilito, all'origine, dall'intolleranza medievale e in seguito perseguitato dal conformismo vittoriano: Francis Ford Coppola rende giustizia (in modo personale) al Dracula originale riportando a “sembianze umane” il Nosferatu, raccontando una mesta storia d'amore con piglio crudo e "realistico" che fa impallidire i predecessori, per quanto non manchino compromessi fra il sensazionalismo di genere e l'eleganza romantica. Gary Oldman gigantesco, sequenze inquietanti o marcatamente erotiche (complici i giochi di colore e luce) e sorprendono le tecniche, il montaggio e i trucchi di ripresa, non guastano certi tocchi ironici e sono fondamentali le musiche. Grande l'idea della meraviglia di fronte alle nuove conquiste tecnologiche dell'uomo, quali il telegrafo e il cinematografo. Sontuose volute barocche. Oscar al montaggio del suono, al trucco (della fantasiosa Eiko Ishioka) e ai costumi. Produttore esecutivo: Michael Apted che, in origine, doveva adattarlo per il piccolo schermo.