Baro-metro

Il Baro-metro: sguardi dalla sala (04/2017) – 1

(dal 1º febbraio 2017 al 30 aprile 2017)

Dopo la tempesta torna il sereno. Non è proprio un sole caldo quello che illumina il terzo trimestre della stagione cinematografica, ma almeno apre qualche spiraglio di ottimismo dopo un secondo trimestre piuttosto modesto e un mese di gennaio, penalizzato dal confronto con un 2016 eccezionale (sì, ancora di Quo Vado? si tratta), a dir poco disastroso.

Il segno meno, quindi, si ridimensiona e il mese di febbraio chiude con incassi al -8,39% e biglietti al -1,66% rispetto al 2016. Il divario tra presenze e incassi è determinato dall’iniziativa Cinema2Day che ha consentito, con il biglietto a 2 euro, più spettatori ma a un prezzo ridotto. Nella data dell’8 febbraio (secondo mercoledì del mese, quindi oggetto del Cinema2Day) le presenze sono state circa 850 mila e a dominare il botteghino della giornata è stato L’ora legale con ben 162.287 biglietti strappati. Tra i film più visti del mese si segnalano il successo non così scontato di La La Land, forte di 14 candidature all’Oscar, e la conferma dell’interesse del pubblico italiano per la trasgressione all’acqua di rose di Cinquanta sfumature di nero (strategica l’uscita per San Valentino).

Il mese di marzo è ancora sottotono, ma le percentuali negative si riducono ulteriormente e virano addirittura al positivo: –3,81% gli incassi, ma +1,87% i biglietti strappati, rispetto a marzo 2016. Anche in questo caso è il successo del Cinema2Day a creare il blackout tra incassi e presenze. Circa 900 mila gli spettatori nella giornata di mercoledì 8 marzo (secondo mercoledì del mese), dove l’acclamato Logan viene visto da 145.148 spettatori. Ed è proprio la decima pellicola basata sugli X-Men a infiammare il mese insieme a Kong: Skull Island, che ha un andamento migliore del previsto, ma il film acchiappapubblico del mese, e per ora della stagione, è La bella e la bestia, successo atteso  e confermato della Disney.

L’inversione di tendenza arriva ad aprile. Il mese, primaverile solo in apparenza (il cattivo tempo ha avuto un ruolo decisivo), segna infatti un +20,57% negli incassi e un +12,07% nelle presenze rispetto ad aprile 2016. A fare la differenza è sicuramente il successo travolgente della favola Disney La bella e la bestia, ma anche l’ottimo andamento di Fast & Furious 8 e di due film per famiglie che riempiono i cinema a Pasqua ma reggono bene anche nelle settimane successive: Famiglia all’improvviso e Baby Boss. Ottima partenza, poi, il 25 aprile, per Guardiani della galassia vol. 2 che in una sola giornata incassa 1,2 milioni di euro. In forte calo il Cinema2Day, in cui gli spettatori sono “solo” 666.479, il dato più basso dopo le 607.811 presenze di settembre, mese di partenza della discussa iniziativa.

In generale, come sempre, l’ottimismo va preso con molta cautela. A risollevare i numeri sono infatti singoli titoli che ottengono ottimi incassi, ma si sente sempre di più la mancanza di quel cinema medio in grado di far quadrare davvero i conti. Grande assente, o quasi, il cinema italiano che, Ficarra & Picone a parte (che ottengono il loro maggiore successo), non riesce a ottenere risultati particolarmente significativi e vaga nell’indifferenza.


Sul Cinema2Day si è ormai detto tutto e il contrario di tutto. Ha funzionato? Ha creato un circolo virtuoso di spettatori che ammaliati dal piacere di tornare nelle sale dopo tanto tempo ci sono poi ritornati a prezzo pieno? La tendenza, supportata dai numeri, suffraga molti dubbi, con il pubblico che si è concentrato nelle giornate di sconto per disertare invece le sale negli altri giorni, tanto che nel posticipo dell’iniziativa fino al mese di maggio non tutte le sale inizialmente aderenti hanno deciso di proseguire. Ne sono una conferma gli incassi ai minimi termini delle giornate immediatamente precedenti e successive al Cinema2Day. Del resto, se ci fosse in Pizza2Day il mercoledì, andreste a mangiare la pizza il giovedì a prezzo pieno? Inaspettato, comunque, il calo dell’iniziativa nel mese aprile, dato che fa pensare, probabilmente dovuto al fatto che non più di novità si tratta e che i film proposti non avevano un grande appeal.


Entriamo ora nel dettaglio e analizziamo le variazioni della top-10 stagionale. Ricordo, come al solito, le preziosissime fonti: Cinetel, Boxofficemojo, Giornale dello Spettacolo, BoxOfficeBenful, Anec e Cineguru.

Da tenere a mente, infine, che gli incassi sono calcolati alla data del 30 aprile 2017.

BOX OFFICE DAL 1ºAGOSTO 2016 AL 30 APRILE 2017

Posizione – Film – Incasso – Presenze

1        LA BELLA E LA BESTIA – € 20.377.942 – 3.189.111

2        ALLA RICERCA DI DORY – € 15.167.680 – 2.405.222

3        ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI – € 14.917.048 – 2.243.834

4        CINQUANTA SFUMATURE DI NERO – € 14.865.580 – 2.159.745

5        OCEANIA – € 14.314.598 – 2.254.429

6        FAST & FURIOUS 8 – € 13.507.027 – 1.870.629

7        PETS – VITA DA ANIMALI – € 13.313.919 – 2.275.783

8        INFERNO – € 12.428.280 –  1.870.167

9        SUICIDE SQUAD – € 12.106.545 – 1.795.949

10      L’ORA LEGALE – € 10.341.908 – 1.798.533


Il terzo trimestre della stagione cinematografica porta quattro nuove entrate che rivoluzionano completamente la classifica. A farne le spese sono quattro grandi successi che retrocedono nella zona calda del box-office. Ecco chi abbandona la top-10:

Rogue One: A Star Wars Story, a conferma del minore appeal dello spin-off della saga (la stagione precedente Star Wars: Il risveglio della forza era in seconda posizione), capace comunque di superare il miliardo di dollari worldwide;

Mister Felicità, che doveva essere il nuovo Zalone (data di uscita 1 gennaio come Quo Vado? nel 2016) e che invece ha deluso parecchio, e non solo la critica, incassando un terzo in meno rispetto al precedente Il principe abusivo (circa 10 milioni di euro contro 15).

Collateral Beauty, che è stato il vero outsider di inizio anno e tolti gli States, dove con 31 milioni di dollari ha fatto flop, ha trovato nell’Italia il migliore mercato mondiale. Team di sociologi, statisti, influencer, critici ed esorcisti hanno provato a capirne le ragioni, ma invano.

L’era glaciale: in rotta di collisione, che rimarca l’andamento sotto alle attese del quinto film della saga, in Italia come nel resto del mondo, anche se worldwide ha quadruplicato il budget di 105 milioni di dollari, quindi lo spettro di una sesta puntata, magari ancora più tirata via, tanto un po’ di pubblico accorre comunque, non è del tutto da escludere.


Ora, però, entriamo finalmente nel vivo delle nuove entrate partendo, come al solito, dalle posizioni più basse:
Ficarra e Picone, il duo comico siciliano proveniente da Zelig, ha sempre avuto una buona accoglienza al cinema, a partire dal debutto nel 2007 con Il 7 e l’8, capace di incassare 7,7 milioni di euro. Per loro gli incassi sono sempre stati tra i 6 (Anche se è amore non si vede) e gli 8 milioni di euro (Andiamo a quel paese). Con L’ora legale sfondano il muro dei 10 milioni di euro superando ogni più rosea aspettativa: cinque settimane in top-10 di cui due al vertice della classifica. Ha superato Mister felicità, diretto e interpretato da Alessandro Siani, trovando uno spazio anche al di la delle festività natalizie che quest’anno, per il cinema italiano ma non solo, si sono rivelate cinematograficamente sottotono. Se, come probabile, uscirà dalla top-10 stagionale nel prossimo trimestre, la stagione rischia di concludersi senza film italiani nelle prime dieci posizioni.

Fast & Furious 8 esce il 13 aprile nel nostro paese ma in soli 17 giorni riesce a incassare 13,5 milioni di euro e a posizionarsi al 6° posto della classifica stagionale. La partenza è subito col botto, con 1,45 milioni di euro e più di 200 mila spettatori, con un primo week-end da 6,15 milioni di euro e giornate mai inferiori ai 400 mila euro fino al 25 aprile. Una serie, divenuta brand, capace di rinascere a nuova vita e di imporsi all’attenzione mondiale. L’ottavo capitolo è finora il più costoso (250 milioni di dollari) ed è al secondo posto dei più visti della serie dopo il trionfale settimo che, con un miliardo e mezzo di dollari, è anche al sesto posto della classifica mondiale dei maggiori incassi di tutti i tempi. Fast & Furious 8 è comunque dodicesimo e potrebbe migliorare ancora la sua posizione. Da segnalare l’incasso cinese che ha infranto vari record e con 384 milioni di dollari arriva quasi a doppiare quello americano (209,2 milioni di dollari). L’incasso nei mercati extra-americani (957,2 milioni di dollari) corrisponde all’82,1% del totale, a dimostrazione di come la saga sia ormai un fenomeno globale. Già previste le date di uscita del capitolo 9 (19 aprile 2019) e del capitolo 10 (2 aprile 2021). Ma se il pubblico continuerà a rispondere con lo stesso entusiasmo la saga potrebbe andare avanti all’infinito. La vera difficoltà sarà alzare ulteriormente la posta a ogni puntata.

Era prevedibile, ma non scontato, il successo di Cinquanta sfumature di nero. Cinquanta sfumature di grigio, infatti, è stato sicuramente un grande successo (571 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di 40 milioni di dollari), ma il gradimento non è stato proprio alle stelle, sia da parte della critica (solo 25% di giudizi positivi su Rotten Tomatoes) che del pubblico (4,1 il voto su IMDB), anzi, è diventato uno di quei fenomeni di costume che tutti si sono sentiti in dovere di andare a vedere e criticare, o, forse, andare a vedere proprio per criticare. In Italia è stato comunque il film più visto della stagione 2014/2015 con 19,6 milioni di euro. Per il seguito ci sono stati problemi produttivi da risolvere: l’abbandono della regista Sam Taylor-Johnson per dissidi con l’autrice del libro Erika Leonard James e la volontà della scrittrice di riscrivere la sceneggiatura per poi lasciarla in mano al marito Niall Leonard. L’inizio delle riprese è quindi stato posticipato e per San Valentino 2016 non è stato possibile arrivare nelle sale. Tutto ciò lasciava presagire il peggio, invece allo scoccare dell’appuntamento con San Valentino 2017 il miracolo si è replicato. In misura inferiore, certo, ma pur sempre con 378,8 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di 55 milioni di dollari. In Italia debutta il 9 febbraio con 1,4 milioni di euro (1,7 milioni per il primo giorno di Cinquanta sfumature di grigio) e il primo week-end si conclude con 6,4 milioni di euro (furono 8,5 per il capostipite). Una flessione c’è quindi stata, ma nel complesso le sfumature hanno retto. In ogni caso il fenomeno si esaurisce in fretta e non si crea un effetto contagio: dopo due settimane in vetta alla top-10 settimanale, infatti, alla terza scende al terzo posto e alla quarta è già 13esimo. Più significativo il crollo in altri paesi. In Spagna, ad esempio, Cinquanta sfumature di grigio aveva incassato 38,3 milioni di dollari, mentre Cinquanta sfumature di nero si ferma a 13,9 milioni di dollari. Peggiora il riscontro critico (solo 9% di giudizi positivi su Rotten Tomatoes), mentre migliora, anche se di poco, il giudizio del pubblico (4,7 il voto su IMDB). In ogni caso Cinquanta sfumature di rosso è già stato girato (la seconda e la terza parte, per contenere i costi, sono state girate insieme) e arriverà nelle sale per San Valentino 2018. È probabile che il successo continui, anzi, potrebbe pure aumentare, i capitoli finali attirano sempre di più di quelli di mezzo.

Sconvolge la classifica, e sarà con tutta probabilità il film più visto della stagione, La bella e la bestia, che rientra nel progetto della Disney, molto remunerativo, di trasporre in live action i cartoni animati più famosi. In pratica il colosso americano ha scoperto la nuova gallina dalle uova d’oro. Esisteva un tempo in cui ogni cinque anni veniva proposta la riedizione a cartoni di un classico e il successo nelle sale era grande. Con l’avvento delle videocassette prima e dei dvd poi, ciò non è stato più possibile. Quale scelta migliore, quindi, grazie ai prodigi della tecnica che con il digitale consentono l’impensabile, di creare nuovi classici, non più a cartoni ma con attori in carne e ossa? Una sorta di copia e incolla che si sta rivelando molto ma molto proficuo, tanto che in cantiere ci sono già tantissimi film del nutrito pacchetto, da Dumbo a Mulan passando per Il Re Leone. Con La bella e la bestia, uno dei cartoni più amati, il successo era prevedibile e così è stato: 488 milioni di dollari negli States, 698 milioni di dollari nel resto del mondo, per un totale di un miliardo 187 milioni di dollari che posiziona il film all’undicesimo posto nella classifica dei maggiori incassi worldwide di tutti i tempi. Tra i numeri più elevati si distinguono Regno Unito (88,9 milioni di dollari), Cina (85,7 milioni di dollari), Giappone (60 milioni di dollari) e Brasile (41, milioni di dollari), ma è record ovunque. La strada del rifacimento è quindi ancora lunga. Sarà il primo eventuale flop a decretarne la fine. Se continua così, però, ci troveremo il live action anche di La festa di Pluto. Il film offre anche la possibilità di fare qualche considerazione sul 3D: il 92,6% degli incassi deriva infatti dal formato 2D, a dimostrazione di come il 3D sia ormai rimorto e fenomeno esclusivamente di nicchia. Come più volte sottolineato, fondamentalmente due le cause: troppi film riversati in 3D in post-produzione, e quindi non girati direttamente con la tecnica stroboscopica con la conseguenza di non offrire un’esperienza effettivamente immersiva, e il costo, in molte sale spropositato, per la visione in 3D rispetto a quella normale. Meditate distributori che leggete, meditate!


Cosa succederà nel IV e ultimo trimestre della stagione? Arriverà qualche terremoto cinematografico a sconvolgere la classifica o il più ormai è fatto? A fare le scarpe a L’ora legale potrebbe essere Jack Sparrow, nelle sale da fine maggio, ma l’immagine di Johnny Depp si è un po’ appannata quindi non è detto. Promette sconquassi anche l’inossidabile Tom Cruise con La mummia che potrebbe infatti essere il baraccone acchiappapubblico che mancava. Ma sono in arrivo anche Wonder Woman e un altro Transformers. Insomma, tutto può accadere. E ce lo auguriamo. Anche qualcosa di meglio dei soli blockbuster, ma di cinema medio, che non significa mediocre, non ne è previsto molto!

Nell’attesa, godiamoci le serie tv, approfittiamo delle giornate estive per stare all’aria aperta, sollazziamoci al mare e ai monti, leggiamo di tutto e di più, ma non perdiamo di vista la sala, il richiamo del buio e di uno schermo grande in cui perderci per un paio d’ore.


A seguire:

una riflessione sugli OSCAR

COSA IL PUBBLICO HA VISTO

COSA IL PUBBLICO HA INTRAVISTO

COSA IL PUBBLICO NON HA VISTO

Buona lettura.