

_x000D_100 film da recuperare, selezionati da un nucleo di firme di Hideout.it: 100 opere il cui cammino distributivo non ha solcato il nostro Paese. Non per una "fatwa o una scomunica", come scrive Gianni Canova in una prefeazione capace di cogliere pienamente il senso della pubblicazione: i film "sono lì, disponibili, sugli scaffali dell'entertainmente globalizzato. Merci fra le merci: vendibili, comprabili, consumabili". Semplicemente, "nessuno li ha ritenuti interessanti". Brumana, Prevosti, Sagrati, Valsecchi e compagnia rimediano, dedicando a questi film schede d'agile consultazione, che fanno del libro un dizionario adeguato a un'ampia fetta di fruitori: Consigliato a, Trama, Critica, Il regista, Curiosità, Perché è un disperso, Paesi dove è stato distribuito, Box Office, Premi/Festival, DVD sono i paragrafi (brevi e efficaci) di cui si servono gli autori per descrivere l'opera e inquadrare il film in un contesto più ampio.
_x000D_Così, il lavoro di recupero e classificazione attuato dagli autori del volume si presenta non solo come una mappatura delle opere notevoli che negli ultimi dieci anni non sono sbarcate in Italia, ma anche – ed è il maggior pregio del libro – come una riflessione mirata e assolutamente aggiornata sui connotati contemporanei del panorama distributivo: l'accumulo dei titoli non acquistati, di scheda in scheda, delinea per negazione le scelte che reggono la distribuzione in sala, mentre frammenti di altre voci si elevano, tra le macrocategorie in cui le pellicole (o i file avi.) sono state suddivise: le testimonianze dell'esercente del Cinema Mexico di Milano (dove trovò salda dimora E il vento fa il suo giro di Diritti), le parole dei sottotitolatori di Italian Subs Addicted (autori di un lavoro a cui quotidianamente bisognerebbe rendere grazie), il caso di un autore ai margini come Mirko Locatelli (autore del pregevole Il primo giorno d'inverno) e, naturalmente, la voce di chi vede lo scambio etico via internet come una possibilità per ovviare alle lacune delle trafile della distribuzione (a cui viene data possibilità di replica, tramite il responsabile di una casa piccola e indipendente come Officine Ubu, altra realtà meritevole nel panorama italiano).
_x000D_
_x000D_La selezione delle opere tiene conto di capolavori assoluti (da Gerry a The man from London, da Nightwatching a The Piano Tuner of Earthquakes, da Tokyo Sonata a Mother), opere marginali e ostinatamente capaci di sperimentare con il linguaggio (dall’imprescindibile L’intrus a Mister Lonely, da My Winnipeg a Hunger, fino allo straordinario Villaronga di El mar), cult riconosciuti (da In the loop a Ne le dis à personne, fino alle meraviglie d’animazione di Max and Mary e le foglie d’erba di Smiley face) e opere seminali (dal rumeno The death of Dr. Lazarescu all’horror francese À l’interieur). E, soprattutto, di una molteplicità di titoli in qualche modo scomodi, sempre e comunque curiosi, vuoi per un dettaglio, vuoi per il tema affrontato, vuoi per il linguaggio, vuoi perché in grado di indossare e rispecchiare lo spirito dei tempi. Un tomo pieno di consigli. E un punto svelto, ma mai superficiale, sullo stato delle cose alla voce: distribuzione.
_x000D_Segnalazione: una selezione dei film Dispersi contenuti nel libro verrà proiettata, dal 9 al 13 febbraio, in occasione di Dispersival, al cinema Gnomo di Milano.
_x000D_